Siamo Anna Missiroli e Massimo Tisselli. La nostra azienda si trova nell’alto Appennino Cesenate, tra Romagna, Montefeltro e Toscana. I terreni, a quota 600m, compongono un corpo unico di circa 30 ettari di cui 5 a seminativo, completamente circondati da boschi. Coltiviamo in rotazione monococco e altri cereali, legumi e ortaggi, una piccola vigna e alberi da frutta, antichi pomari e nuove piante ottenute da seme. Queste terre appartennero alla millenaria chiesa di Santa Maria a Montegiusto, che fu in origine camaldolese e della quale restano pochi ruderi dopo l’abbandono a fine anni ‘60. Noi le coltiviamo dal 2011, quando abbiamo deciso di lasciare la città per dedicarci alla produzione di cibo sano, in un ambiente pressoché vergine e distante da luoghi abitati.
Il nostro metodo: agricoltura lieve, senza impiego di concimi chimici né organici; miscugli di semi, per favorire la biodiversità e lasciare evolvere le piante verso un naturale adattamento e rafforzamento; conservazione di ampie fasce boscate e praterie, crescita di foreste d’alto fusto; nessun trattamento in vigna, e in cantina fermentazioni con lieviti indigeni; dalla coltivazione al confezionamento, tutte le fasi della lavorazione realizzate in azienda.
Questa zona dell’Appennino si è quasi completamente spopolata negli anni 1960-70 e le poche famiglie rimaste vivono ormai di pensioni e sovvenzioni.
Noi crediamo che la montagna possa fornire tante opportunità per promuovere pratiche di sana agricoltura. Le terre di S. Maria a Montegiusto per secoli hanno nutrito una comunità. Oggi, oltre a donare buoni frutti, possono offrire nutrimento anche allo spirito.
Sempre aperti.
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